lunedì 30 settembre 2024

Recensione La strada di Stevanin di Raffaele Terzoni

 Bentrovati cari lettori e carissime lettrici!

Oggi, vi propongo le mie considerazioni su un romanzo distopico di tutto rispetto!.

Vi sto parlando de "La strada di Stevanin" di Raffaele Terzoni edito dalla Porto Seguro edizioni.




Titolo: La strada di Stevanin

Autore: Raffaele Terzoni

Genere: Distopico

Casa Editrice: Porto Seguro

Pagine: 165 Pagine

Data di pubblicazione: 10 Agosto 2023

Prezzo: 16,00 euro cartaceo

Valutazione:⭐⭐⭐/5




TRAMA DE LA STRADA DI STEVANIN

Il mondo viene travolto da una serie di cataclismi, pestilenze e guerre nucleari che lo portano a quello che i superstiti chiamano il Collasso. L'Italia viene divisa in tre territori geografici e politici: la lega nord, il centrodestra e i sudisti americanizzati. Dopo l'apocalisse, Stevanin, un trentenne rimasto totalmente solo si dirige verso lo stato pontificio dove ad attenderlo, per trovargli un posto di lavoro, c'è il suo potente zio: il cardinal Bellagio.

Questo incontro farà sorgere nel giovane mille inquietudini, paure e l'imminenza dell'orrore. Cosa ha portato il modo a collassare? E l'uomo sta cercando di evolversi verso nuove geometrie etiche oppure sta inconsapevolmente arretrando allo stato antropologico che ha consentito il grande collasso? Sarà proprio Stevanin, risvegliato nella sua coscienza critica dalle parole di una ragazza ribelle, a essere testimone del futuro dell'umanità.

RECENSIONE DE LA STRADA DI STEVANIN

Inizio col ringraziare la casa editrice per avermi inviato una copia cartacea del libro. Complessivamente la storia mi è piaciuta. Sufficientemente originale, coinvolge in maniera abbastanza capillare il lettore. Il protagonista delle vicende narrate è il giovane Giorgio Stevanin che, dopo aver perso tutti gli affetti a causa di una terribile influenza che ha colpito il suo paese, situato nel Nord Italia, non avendo più nessuno, decide di partire per raggiungere lo zio a Roma. Il cardinale Bellagio, sicuramente, ricordandosi di lui potrà offrirgli un futuro ricco di speranze e prospettive.

"Lo spettacolo era desolante oltre ogni immaginazione, e l'assenza pressoché totale di suoni provenienti da quegli infelici aumentava la sensazione di irrealtà. Più che scioccato, era ipnotizzato".

 Così, Giorgio, con la lettera scritta dalla madre defunta in mano parte alla volta di Roma. Qui, secondo me, si vede il primo aspetto interessante del libro, ovvero, le descrizioni. Terzoni è un maestro in questo, rende tutto ciò di cui parla estremamente vivido!.

"L'antica cinta muraria aveva smesso i panni dell'attrazione turistica tornando a recitare il ruolo per cui era stata concepita in origine: tenere separato ciò che stava dentro da ciò che era fuori  

 La narrazione in prima persona è, senza dubbio, una scelta azzeccata perché il lettore empatizza con il protagonista e con le situazioni che è costretto a vivere, molto estreme e crude. Ecco, questo aspetto, in certi casi l'ho trovato un po' esagerato, al limite dello splatter. Sicuramente è stato voluto dall'autore per conferire alla narrazione drammaticità scenica, che, non sempre si sposa con il mio gusto personale.

"Lei è un inguaribile ottimista, Stevanin. Certo che le cose cambieranno, ma non prima di aver toccato il fondo, su questo ci può giurare. E quando ci saremo ripresi del tutto...succederà ancora. Il caos. La pestilenza. I disordini. La storia è ciclica, signor Stevanin: gli eventi si ripetono sistematicamente, non c'è modo di evitarlo perché gli uomini non imparano dai propri errori."

Al viaggio segue l'arrivo di Giorgio a Roma, una realtà completamente diversa da ciò che il nostro protagonista incontra al di fuori di essa. Qui il tempo sembra essersi fermato e il cardinale sembra accogliere con entusiasmo il nipote. Ma ciò che vive Stevanin è reale, oppure si nasconde qualcosa dietro tutta questa perfezione apparente? Sarà una giovane donna a impiantare il tarlo del dubbio nella mente del nostro eroe.

Il libro mi è piaciuto sufficientemente, anche se, non mi ha convinta pienamente. Storia interessante, personaggi e ambientazioni ben descritte e sviluppate, forse un po' affrettato l'epilogo e non ricco di colpi di scena eclatanti. Complessivamente una lettura che mi ha coinvolta e interessata, della quale ho soprattutto  apprezzato la fantasia dello scrittore nel creare l'aspetto geo politico dell'Italia.

Consigliato!.

Alla prossima

Valentina

 


mercoledì 25 settembre 2024

Segnalazione L'Armida tra le onde di Marinella Giuni

 Bentrovati readers!

Oggi ho per voi una segnalazione pazzesca!!!.

Per la casa editrice, "Le Mezzelane"  è finalmente uscito, l'attesissimo secondo volume de "Il bauletto dell'Armida" scritto dalla bravissima e spassosissima Marinella Giuni. Il nuovo volume, anche questo autoconclusivo, "L'Armida tra le onde". Sinceramente non vedo l'ora di leggerlo, il primo volume mi aveva entusiasmata tantissimo e divertita ancora di più!!!. Andiamo a scoprire in che guaio si è cacciata, questa volta, la nostra eroina!!!.



Titolo: L'Armida tra le onde

Autrice: Marinella Giuni

Casa Editrice: Le Mezzelane

Genere: Narrativa

Pagine: 110 Pagine

Data di pubblicazione: 24 Settembre 2024

Prezzo: 13,00 euro cartaceo

                 4,49 euro e - book



TRAMA DE L'ARMIDA TRA LE ONDE

Tra le onde dei ricordi L'Armida ripercorre la sua vita passata. 

Che fine ha fatto il fidanzato traditore, Otello, con cui era fuggita trenta anni prima in Argentina senza sapere che lui già teneva famiglia? 

Dopo "Il bauletto dell'Armida" torna la perpetua di don Tarcisio: cala gli scudi, si apre, chiede aiuto in una rinnovata quotidianità che - grazie all'eredità dell'Aurelia- le permette una maggiore indipendenza e persino la patente!. 

Nuove figure sisono intanto affacciate nella sua piccola comunità paesana: la ex dell'Adolfo, Carmelina, il suo bambino e nonna Rosaria. 

Salvatore, il fascinoso cantante sudamericano che fu caro amico della benestante Aurelia, ogni tanto torna a far visita. 

La Storia, con la tragedia del desaparecidos raccontata da Salvator, e la storia personale, raccontata dell'Armida si incontrano e danno la spinta che mancava: un risveglio dell'interesse per il mondo, il desiderio di sapere. 

Di sapere dov'è finito l'Otello, di trovare il tassello mancante. 

CONOSCIAMO MARINELLA GIUNI



Marinella Giuni classe 1961, abita a Voghera. Laureata in Psicologa clinica e di Comunità, ha svolto per diversi anni la professione, di cui ha fatto seguire il suo ruolo amministrativo negli Uffici Giudiziari, che ora svolge a tempo pieno al Tribunale di Alessandria. 

Il suo unico interesse è avere interessi: l'importante è non limitarla! Appassionata di calcio, tennis, lettura, scrittura. E' anche editor e correttore di bozze. 

Segnalata in numerosi concorsi letterari, nal 2024 è stata insignia dal Comune di Voghera della be emergenza Summa Viqueria per aver contribuito a elevare il prestigio della città nell'ambito della letteratura. 

Ha pubblicato "Racconti seri se_veri", finalista al premio Franco Piccinelli 2021 e "So perché sono qui. Racconti di Giustizia", entrambi con Placebook_Publishing. 

Con Le Mezzelane, ha pubblicato la raccolta poetica "Nella stanza del tè" e nel 2022 "Il bauletto dell'Armida" entrambi presentati al Salone del libro di Torino. 

Scrive recensioni per MilanoNera, il primo portale dedicato al giallo e al noir in Italia, collabora alla redazione del giornale di Voghera. 

Il suo sogno è aprire una libreria, con le sue amiche lettrici e scrittrici. 

E voi conoscete l'Armida??? 

Buone letture! 

Valentina

Se volete recuperare la mia recensione del precedente volume, qui sotto potete trovare il link:

https://lacuratricedilibri.blogspot.com/2024/08/recensione-il-bauletto-dellarmida-di.html




domenica 22 settembre 2024

Recensione L'amata di Kandahar di Felicia Mihali

 Bentrovati lettori e lettrici!

Oggi, grazie alla mia collaborazione con la casa editrice, "Le Mezzelane", ho il piacere di parlarvi de "L'amata di Kandahar" della scrittrice Felicia Mihali. Per la prima volta tradotta in Italia dalla bravissima Maria Grazia Beltrami, "L'amata di Kandahar" è un libro estremamente interessante e doloroso.


Autrice: Felicia Mihali

Traduttrice: Maria Grazia Beltrami

Genere: Narrativa

Casa Editrice: Le Mezzelane

Pagine: 160 Pagine

Data di pubblicazione: 10 Dicembre 2021

Prezzo: 15,00 euro cartaceo
               3,49 euro e - book

Valutazione:⭐⭐⭐⭐/5


TRAMA DE L'AMATA DI KANDAHAR

per bocca di Irina, giovane donna canadese figlia di immigrati romeni, Felicia Mihali racconta una storia dall'apparente semplicità narrativa, ma dal contenuto denso e complesso. Irina, infatti, parla di emigrazione e integrazione, di interculturalità e scontro tra culture, di famiglia, di adolescenza e di amore e infine, nel momento in cui, grazie a una foto su una rivista, entra in contatto con un soldato canadese in Afghanistan, anche di guerra, di esportazione della democrazia, di radicalizzazione, di situazione delle donne. E' qui che il libro di Mihali diventa attualissimo e terribile, soprattutto alla luce della recente, e si direbbe inevitabile ( " E' questo paese che ci sconfigge, poiché nessun potere straniero può governarlo". Dice il soldato Yannis in una delle sue lettere), presa del potere da parte dei Talebani.

RECENSIONE DE L'AMATA DI KANDAHAR

Inizio col ringraziare la casa editrice "Le Mezzelane" per avermi inviato una copia digitale di questo romanzo. Grazie alla collaborazione che ho intessuto con loro qualche mese fa ho avuto l'opportunità di leggere testi diversi da quelli proposti dalle altre case editrici, romanzi di una bellezza incredibile e molto interessanti dal punto di vista narrativo e per la profondità delle storie.
"Le persone non combattono solo per il cibo e l'acqua ma anche per le idee, questa è la tremenda differenza tra gli esseri umani e gli animali".

Come avrete intuito dalla trama che vi ho svelato precedentemente "L'amata di Kandahar" tramite le voci di Irina prima e del soldato Yannis dopo tratta tematiche importanti ed estremamente attuali.
La voce narrante predominante é, senza dubbio, quella di Irina che, come in una sorta di diario ci racconta la sua vita in Canada. Irina è romena e le difficoltà di integrazione si palesano da subito, nonostante, in Quebec, i cittadini, sin dalla notte dei tempi, sono abituati a convivere con altre realtà culturali.
"Perché gli immigrati portano sempre con sé i loro problemi quando si trasferiscono in un nuovo paese. Lo ha detto uno scrittore canadese".

La scelta da parte della scrittrice di utilizzare un linguaggio e uno stile informale ci permette, immediatamente, di rapportarci con la realtà ed il vissuto della protagonista. Ho apprezzato tantissimo questo registro narrativo, perché nel suo essere imperfetto rende tutto più accessibile e più vivo.
Il lettore, segue così la vita di Irina, sino a quando la ragazza viene fotografata per una rivista che giunge sino in Afghanistan, nelle mani del giovane soldato greco Yannis, che viene colpito della sua bellezza tanto da pubblicare una lettera per lei sul rotocalco.

Da questo istante, il lettore, segue la fitta corrispondenza virtuale tra i due giovani, che lo porta a riflessioni profonde non solo sulla guerra e sul ruolo dei soldati nel territorio afghano, ma soprattutto sulla condizione delle donne, sul significato dell'amore, delle relazioni e della religione. Attraverso una sorta di domanda e risposta Irina e Yannis gettano tantissima carne al fuoco, in cui il tema che spicca è senza dubbio anche quello dell'accettazione che va oltre l'appartenenza a una determinata etnia.
"Ciò che caratterizza questo paese e che all'interno dello stesso governo ci sono tanti rivali quante sono le tribù. Ci illudiamo se pensiamo di poterli riconciliare gli uni con gli altri perché ciò che odiano di più è l'idea di vivere in pace."

Un libro che ha mi ha emozionata profondamente e che ho apprezzato tantissimo!.
Spero abbiate occasione di leggerlo.
Alla prossima!.
Valentina


giovedì 19 settembre 2024

Noir Italia: Tatiana Sabina Meloni

 Bentrovati lettori e lettrici!

Oggi ritorno con la rubrica giallisti italiani, vi parlo di lei...Tatiana Sabina Meloni, che più che della giallista la sua anima trasuda noir!!!. Tatiana la conosco da una vita!. Non ci siamo, in tutti questi anni, MAI viste di persona ma dalla conoscenza e intimità che nutriamo una verso l'altra è come fossimo parenti, riconoscendo unicamente i pregi che questo rapporto porta. Lei si definisce una bestiaccia, ma per me è una grandissima professionista e amica. Di quelle che ci sono nel momento del bisogno e che anche se non le senti tutti i giorni, sai che attivato il friends- segnale sono subito pronte per darti una mano!!!.

Recentemente vi ho parlato di lei, in quanto ha curato con estrema bravura e professionalità l'antologia di racconti e poesie: "Palestina il paese che (non) c'è", qui sul blog, oltre alla segnalazione potete trovare la recensione.

Ma chi è Tatiana? Probabilmente, come tanti di noi, non lo sa neanche lei, ma proveremo  a scoprirlo insieme!!!.

Scrittrice, editor e grafica freelance, la nostra Tatiana si occupa, veramente di un sacco di cose, oltre che di se stessa e dei famigliari anche del suo splendido gatto, Hulk. Ma che faccia ha Tatiana??? Eh, giustamente ve lo state chiedendo...uno, due, tre...ta - daaaa 


 Dopo la versione de noi altri, ovvero, come la conosco io...adesso faccio la blogger seria:

Tatiana Sabina Meloni, classe 1985, nasce a Genova il giorno di Ognissanti, ma di santo non ha proprio niente!. Editor e grafica freelance, esordisce come autrice nel 2015 con lo pseudonimo T.S. Mellony e, da allora, pubblica diversi racconti, molti dei quali contenuti nelle antologie Nero Press Edizioni (Deep love 2, Summer of Blood, Jingle bloody bells 2, Crimini al sole, Creepypasta, Case Maledette, A Car(m)ale ogni delitto vale) e altri in raccolte a scopo benefico.

Il 1° Aprile 2019 esce, sotto il marchio Nero Press Edizioni, "The Excape Game", la sua prima monografia horror e per l'occasione decide di usare il suo nome reale dal quale non si separerò più. Il 25 Aprile 2020 pubblica in Self - Publishing "Nero- storie d'amore, di morte e di altre sciocchezze", una raccolta in cui raggruppa i suoi racconti già editi. Nel 2021 traduce e pubblica "La porta aperta" di Charlotte Riddell, sotto marchio indipendente  Veleno Edizioni. Segue, nel 2022, il romanzo breve "Il Santo e il Mostro" per la Nero Press edizioni per concludere nel 2023  e nel 2024 con due testi dedicati alla Palestina, "Un gatto di nome Israele: una storia di ospitalità, conflitto e speranza" in self e per concludere, "Palestina il paese che (non) c'è" edita dalla Dal Sud Edizioni che ha curato e nella quale troviamo un suo racconto e una sua poesia.

Allora???

Cosa aspettate???

Leggetela!!!

Alla prossima!

Valentina



mercoledì 18 settembre 2024

Segnalazione L'ultima luce di Jen Minkman

 Buongiorno lettori e lettrici!

Anche oggi, ho per voi, una succulenta segnalazione!. 

"La Mezzelane" edizioni ci delizia con una nuova proposta editoriale; si tratta di un fantasy che si intitola "L'ultima luce" dell'autrice olandese Jen Minkman.

Ma guardate la bellezza di questa copertina!!! Il romanzo è stato tradotto da  Maria Grazia Beltrami


Titolo: L'ultima luce

Autrice: Jen Minkman

Traduzione: Maria Grazia Beltrami

Genere: Fantasy

Casa Editrice: Le Mezzelane e RingWorld Sci- fi & Fantasy

Pagine: 320 Pagine 

Data di pubblicazione: 22 Luglio 2024

Prezzo: 20,00 euro cartaceo

                5,99 euro e - book


TRAMA DE L'ULTIMA LUCE

Quando Tabitha chiede alla sorella Moira e al fratello Flynn di assisterla in un rituale Wiccan per Halloween, è convinta che il suo incantesimo le permetterà di mettersi in contatto con i nonni, deceduti da un paio di anni. Invece i tre si trovano in un misterioso deserto, che sembra lontano anni luce dal cerchio di pietre di Meini Hirion, in Galles, dove hanno iniziato il rituale. Naturalmente deve trattarsi di un sogno, ma se lo è perché tutti e tre stanno sognando la stessa cosa? E soprattutto chi è il bel  ragazzo dai capelli scuri di cui Moira si sente irresistibilmente attratta?.

Da quel momento, notte dopo notte, una strana forza sembra riportare Moira nel mondo dei sogni e, mentre il suo rapporto con Haiko, l'affascinante sconosciuto, si approfondisce, le cose che vede lì assomigliano sempre di più ad incubi.

Ciò che più preoccupa Moira, però, non è il fatto di combattere ogni sorta di mostri e di incontrare enigmatici angeli nei suoi sogni, bensì la consapevolezza che sta iniziando ad innamorarsi di un ragazzo che non esiste affatto.

Che dire??? Un fantasy, decisamente, interessante!!!.

Lo leggerete?.

Se vi fa piacere, fatemelo sapere!!!.

Buone letture!!!

Valentina



lunedì 16 settembre 2024

Segnalazione Lucrezia di Rita Angelelli

 Bentrovati readers curatori!

L'autunno è alle porte e anche se siamo ancora in estate l'aria inizia a essere frizzantina. Finalmente noi lettori e lettrici possiamo goderci i nostri rituali di lettura: thè o tisana, copertina e il nostro adorato libro tra le mani!!!.

Poi, se abbiamo anche un amico peloso, ancora meglio!. Oggi, in occasione della nuova edizione tascabile, sono qui per segnalarvi l'uscita di "Lucrezia" scritto da Rita Angelelli ed edito da "Le Mezzelane" edizioni.

Forza!!! Andiamo a vedere di cosa si tratta!!!.


Titolo: Lucrezia

Autrice: Rita Angelelli

Genere: Mistero, Horror

Casa Editrice: Le Mezzelane

Pagine: 336 Pagine

Data di pubblicazione: 12 Settembre 2024

Prezzo: 15,20 euro cartaceo rigido

             18,00 euro cartaceo flessibile

5,99 euro e - book ( Gratis con KindleUnlimited)



TRAMA DI LUCREZIA

"Il male la segue, ma Lucrezia, abituata a combattere contro i propri fantasmi, troverà la forza di andare oltre ogni limite e sopravvivere".

la vita privata di Lucrezia Ferri, imprenditrice di successo, subisce un brusco scossone quando il marito, lo chef Giorgio Colli, la abbandona. Quando l'uomo, di cui nel frattempo, scoperto il tradimento, le fa richieste esorbitanti per separarsi da lei, Lucrezia si reca da Giacomo Giulioni, un avvocato di Ancona, per definire i passi da fare. Sofferente per la fine del suo grande amore, sopraffatta dalla rabbia e con il proposito di tenersi da quel momento in avanti alla larga dagli uomini, si ritrova, invece, a provare un'istintiva attrazione nei confronti del professionista.

Incuriosita dai miti e le leggende del Conero, che ha scoperto in un libro acquistato su una bancarella- in particolare dalla leggenda della Principessa della Grotta degli schiavi, nella quale si immedesima in un sogno- Lucrezia parte alla scoperta di quei luoghi, cacciandosi in mille guai provocati dalla sua impulsività. Ogni volta Lucrezia si rivolge a Giacomo perché la aiuti a sistemare le sue faccende, e presto si rende conto che l'uomo è a sua volta attratto da lei. Non si accorge, però, di essere seguita da un individuo che porta avanti nei suoi confronti un progetto maligno e, nel momento in cui capisce di potersi abbandonare a un sentimento capace di ridarle la serenità, si ritrova a combattere contro un male al di là di qualsiasi immaginazione.

Allora???

Pareri ne abbiamo???

Alla prossima

Valentina 

 



           

domenica 15 settembre 2024

Segnalazione Cerbero: The Monster's riot di Elisabeth Martini

 Bentrovati curatori e curatrici!

Eccezionalmente di domenica, in quanto esce proprio oggi, sono qui, super operativa per segnalarvi l'uscita del nuovo romanzo della scrittrice, Elisabeth Martini, "Cerbero: The Monster's riot", terzo volume della saga "Taiga". Per comprendere appieno le vicende è , quindi, necessario aver letto i romanzi che lo precedono!!!.

Di Elisabeth, personalmente, non ho letto nulla, ma mi è stata segnalata da Liliana Marchesi, con la quale la scrittrice collabora da tempo!. Dalla trama, i romanzi della Martini, sembrano proprio interessanti, per cui non è assolutamente escluso che, nel corso dell'anno non la legga.

Come sempre mi dilungo troppo, quindi, mi taccio e, finalmente, vi presento il libro!!!.



Titolo: Cerbero: The Monster's riot ( Serie Taiga)

Autrice: Elisabeth Martini

Genere: Paranormale, Fantasy

Casa editrice: Self Publishing

Data di uscita: 15 Settembre 2024

Pagine: 668 Pagine

Prezzo: 5,99 euro e - book, al momento unico formato disponibile






TRAMA DI CERBERO: THE MONSTER'S RIOT

Lei
Sono l'ultima discendente di Alexis, il mio destino era già scritto alla nascita. 
Lotte, insidie e dolore, fanno parte della mia esistenza.
Non avrei dovuto desiderarlo.
Sono stata creata per ucciderlo.
L'amore tra di noi è un oltraggio nei confronti di Zeus.
Il mio branco pretende che io lo rinneghi.
e la mia coscienza mi impone di ucciderlo ma...la mia bestia lo brama.

Lui
Sono un  mostro. La prigionia mi ha cambiato e adesso vivo senza più regole e codici.
Cacciare o essere cacciato.
Uccidere o essere ucciso.
Lei è la mia nemesi.
Creata per sterminare la mia specie, un'arma forgiata dagli Dei.
Eppure io la desidero, perché lei mi appartiene.
Non esistono cose scritte, ma una cosa è certa: tra tigri e chimere l'amore non può esistere.

CONOSCIAMO L'AUTRICE: ELISABETH MARTINI





Elisabeth Martini, classe 1993 vive in provincia di Roma. Nasce come osteopata, ma la sua passione è sempre stata la lettura fin da quando era piccola. Dopo aver letto infinite storie, ha sentito la necessità di raccontarne una che da anni cresceva e si sviluppava nella sua immaginazione e quindi si è dedicata alla stesura del suo primo romanzo, Taiga.







Gli altri volumi della saga sono:



Spero di avervi incuriosito! Fatemi sapere se lo leggerete e le vostre impressioni!!!
Buone letture!!!
Valentina








domenica 8 settembre 2024

Recensione Palestina il paese che (non) c'è di AA. VV.

 Bentrovati cari lettori e carissime lettrici!!!

Oggi ho il piacere di parlarvi di una raccolta di racconti e di poesie dal titolo: "Palestina il paese che (non) c'è". Se vi ricordate, ve l'avevo presentata in occasione dell'uscita, edita dalla Dal Sud edizioni è un romanzo che mi ha emozionata profondamente!.

L'antologia è divisa in due parti distinte. Nella prima, troviamo i racconti, dodici in tutto e nella seconda le poesie, sei complessivamente. Alla raccolta hanno partecipato diversi autori e autrici:

Chiara Biscella, Marianna Brogi, Gaspare Burgio, Frank Cappelletti, Fabrizio De Sanctis, Vito Introna, Enzo Macrì, Angelo Marenzana, Tatiana Sabina Meloni ( che ha curato, anche, l'antologia), Fabrizio Paglia e Rosalba Vangelista. 

Questi, hanno scritto i racconti e alcuni, anche, le poesie, mentre per queste abbiamo, inoltre:

Giuliana Cavalloni, Francesco Antonio Muretti e Francesca Panzacchi.

Prima di esporvi le mie opinioni, ci tenevo a ricordarvi che, per scelta condivisa degli autori, i diritti d'autore ricavati dalla vendita di questo volume saranno devoluti a "Palestine Red Crescent Society (PRCS)", sempre in prima fila per fornire supporto medico alle vittime. L'immagine in copertina, invece, è stata donata dall'illustratrice Caterina Ferrante.



Titolo: Palestina il paese che (non) c'è

Autore: AA.VV.

Genere: Antologia racconti e poesie

Casa editrice: Edizioni dal Sud

Pagine: 165 Pagine

Data di pubblicazione: 01 Luglio 2024

Prezzo: 16,00 euro cartaceo (al momento unico formato disponibile)

Valutazione:⭐⭐⭐⭐⭐/ 5



PANORAMICA DI PALESTINA IL PAESE CHE (NON) C'E'

Un grido corale contro ogni guerra, ogni genocidio, ogni supremazia. 

La raccolta, composta da dodici racconti e sei poesie, nasce dalla sinergia di quindici autori italiani il cui desiderio è parlare, oggi più che mai, di Palestina. Ciascuno tratta la tragedia di un intero popolo con lo stile e il genere narrativo che più lo rappresenta, spaziando dalla narrativa generale al thriller, dalla fantascienza all'horror. Tutti convinti che la penna possa ferire più di una spada.

"Questa raccolta, composta da dodici racconti e sei poesie nasce dalla sinergia di quindici autori stanchi di restare in silenzio davanti al tentativo di ghettizza, prima, e di sterminio, poi, di un intero gruppo geografico, certi che la penna possa lasciare cicatrici più profonde della spada nel cuore delle persone" ( dall'introduzione di Tatiana S.M.).

RECESIONE DI PALESTINA IL PAESE CHE (NON) C'E'

Ed eccoci arrivati alle considerazioni su questa raccolta. Inizio dicendo che mi è piaciuta tantissimo!!!. Recentemente, come avete avuto modo di leggere, ho avuto occasione di recensire diverse antologie che, oltre a stupirmi per la loro bellezza e completezza, mi hanno appassionato moltissimo!.

Diversamente, "Palestina il paese che (non) c'è" mi ha profondamente emozionata e colpita, in quanto gli autori e le autrici, parlano di questo paese e delle difficili condizioni in cui verte,  in maniera assolutamente personale, toccante e così profondamente diversa tanto che ho voluto assaporarmi ogni parola e pagina.

"Una volta mi arrabbiavo molto, quando ero più giovane e sognatore. Ora ho smesso, il muro ha rubato i miei sogni trasportandoli otto metri più in alto della terra che calpesto e non riesco più a prenderli" ( Otto metri- Marianna B.)

Ho, infatti, impiegato un'intera settimana a leggerla, anche se relativamente piccina, per percepire tutta la disperazione di un popolo che mi ha dilaniata nel profondo. In generale, per la maggior parte di noi, la vita è scontata, mentre per i palestinesi, tutto è messo in discussione, prima di tutto la sopravvivenza. Tutti i loro diritti sono violati, anche quelli di donne e bambini, che non vengono esclusi da violenza e morte.

" Israele era entrato in maniera definitiva nella nostra vita e ci aveva tolto tutto: la terra, il lavoro, la casa, i sogni e la dignità. Una bestia fatta di uomini senza amore e senza Dio" ( Babele- Rosalba V.) 

Gli autori hanno, tutti e tutte, uno stile fluido e straordinariamente coinvolgente, ognuno di loro racconta una storia, chi più reale e chi più fantasiosa, ma tutte che vanno dritte al cuore!!!.

" I coloni odiano gli ulivi, perché se hai i tuoi alberi significa che questa terra è la tua terra. Loro vogliono che la terra rimanga incolta, così possono impossessarsene impugnando la legge ottomana" ( Babele- Rosalba V.)

Ho apprezzato tutti i racconti, ma devo essere sincera, alcuni hanno colpito maggiormente la mia sensibilità, soprattutto quelli di Vito Introna ( Al- Walaja- Ti mancherò), Enzo Macrì (Lucia), Tatiana Sabina Meloni ( Cento parole di rabbia) e Rosalba Vangelista ( Babele). Per quanto riguarda le poesie non ho preferenze, in quanto, tutte bellissime e profondamente diverse. L'impatto visivo che danno tutti gli scritti è impressionante!!!.

"Nessuna civiltà extraterrestre potrebbe raggiungere il livello di amoralità del nostro oppressore" ( Al- Walaja- Ti mancherò- Vito I.)

Per concludere, vorrei ringraziare tutti gli autori per avermi resa consapevole della realtà e delle condizioni nelle quali verte questa popolazione, che conoscevo ma non così nello specifico, a tal proposito, vorrei ringraziare, anche, Isotta Franci, che, nella postfazione, con incredibile abilità, riassume la storia della Palestina e del suo popolo. Complimenti!!!.

Unico appunto, ma proprio per trovare il così detto "pelo nell'uovo" è l'assenza delle biografie degli autori. Di alcuni di loro non mi serve, perché, li conosco e seguo assiduamente da anni, ma degli altri mi avrebbe fatto piacere!!!. Per quanto riguarda il volume, l'ho trovato ben fatto e piacevole da sfogliare e leggere, la casa editrice ha svolto un buon lavoro anche per la spedizione!.

Ora concludo veramente, invitandovi a non farvi sfuggire questa raccolta che, vi aprirà, non solo gli occhi, ma vi farà sanguinare il cuore!!!.

"Lucia non capiva, e aveva paura. Per sé e per la sua famiglia; per Khaled, il figlio di sette anni, e suo fratello Khader, di tre, che dormivano ignari nei loro lettini" ( Lucia- Enzo M)

Buone letture!!!.

Valentina


martedì 3 settembre 2024

Recensione Le spietate di AA. VV.

 Bentrovati readers!

Eccoci arrivati a Settembre!

Come primo post di questo mese di transizione dall'estate all'autunno, vi propongo. le mie considerazioni sulla raccolta di racconti, "Le spietate" edita dalla Morellini editore. Curata da Sara Rattaro, si tratta di un'antologia, appunto, scritta da dodici autrici, straordinarie, che hanno dedicato a dodici donne, note per la loro spietatezza e crudeltà, dodici storie, ispirate alla loro vita. Ogni racconto è preceduto dalla biografia della figura femminile alla quale la storia è dedicata e si conclude, sempre con una biografia, ma quella dell'autrice.

Questo libro, lo ammetto, ha, da subito catturato la mia curiosità, e sono stata particolarmente contenta di averlo acquistato perché, in seguito, ho scoperto che i proventi dei diritti di autore sono devoluti all'associazione AIRETT. 


Titolo: Le spietate

Autrici: AA. VV.

Casa editrice: Morellini editore

Genere: Raccolta racconti

Pagine: 171 Pagine

Data di pubblicazione: 26 Giugno 2024

Prezzo: 20,00 euro cartaceo

                9,99 euro e - book

Valutazione:⭐⭐⭐⭐⭐/5



PANORAMICA DE LE SPIETATE

Le vite oscure e intricate di dodici donne spietate che hanno lasciato un'impronta indelebile nella storia. Da assassine seriali a figure politiche contorte, queste donne incutono timore e suscitano attenzione in egual misura. Un'antologia di racconti che dipinge un affresco ricco e inquietante, che getta luce su una verità scomoda: anche nel regno della brutalità, le donne non sono da sottovalutare.

RECENSIONE DE LE SPIETATE

La raccolta, da come si può intuire, mi è piaciuta moltissimo! Le autrici sono state tutte bravissime e le loro storie hanno saputo tenermi incollata alle pagine. Ogni racconto ha saputo suscitare in me sensazioni e emozioni differenti e, più di una volta, mi hanno fatto riflettere.

Cosa porta una donna a uccidere e compiere atti efferati?.

In più di una vicenda me lo sono domandato e grazie alla biografia che viene presentata all'inizio della storia ho trovato qualche risposta. Il lettore non giustifica la violenza, ma, nel mio caso ho un po' compreso le cause. Credo che lo scopo sia proprio questo, analizzare gli eventi raccontati e portare alla riflessione.

Lo stile delle autrici è veramente accattivante, tutte, chi con originalità chi con rigore trasporta il lettore in un vortice di violenza e orrore. I racconti, complessivamente, sono tutti abbastanza brevi, un altro punto a favore perché, in poche pagine le scrittrici sono state brave a raccontare gli eventi per i quali sono ricordate.

Ognuna di loro ha saputo interpretare gli avvenimenti che hanno caratterizzato la fama di queste donne rendendo viva l'efferatezza, l'astuzia, la perfidia e in alcuni casi la destrezza.

Ma andiamo a vedere autrice per autrice le spietate presenti nella raccolta:

Francesca Monaco racconta Amelia Dyer

Emilia Covini racconta Rina Fort

Marta Carestini racconta Irma Grese

Gisella Fuochi racconta Belle Gunnes

Manuela Fucci racconta Bonnie Parker

Connie Badini racconta Ljudmila Pavlicenko

Laura Pisani racconta Madame Alexe Popova

Emanuela Ciafrei racconta Dorothea Puente

Chiara Valseschini racconta Vera Renczi

Franca Pellizzari racconta Caterina Sforza

Cristiana Melli racconta Mariam Soulakiotis

Maura Hary racconta Giulia Tofana

Come dicevo, in precedenza, i racconti mi sono piaciuti tutti, ma alcuni mi hanno suscitato:

ORRORE: quello di Emilia Covini, perché, tra tutte le autrici è quella che per la precisione nelle descrizioni ha saputo maggiormente rendere la ferocia di Rina Fort, tanto da farmi abbassare, per un attimo il libro, per la violenza delle scene narrate.

ORIGINALITA': quello di Laura Pisani che racconta la vita di Madame Alexe Popova attraverso gli occhi di una giovane donna dei giorni nostri accusata anch'ella di atti efferati

COMMOZIONE: quello di Connie Bandini che mi ha emozionata nel narrare l'attaccamento della cecchina Ljudmila Pavlicenko al figlio e al marito che, per salvarla da una granata, muore tra le sue braccia

ACCURATEZZA: quello di Franca Pellizzari che ha saputo dipingere egregiamente la figura di Caterina Sforza attingendo da avvenimenti storici come base per raccontare la donna

INTERESSE: quelli di Maura Hary, Marta Carestini, Cristiana Melli, Gisella Fuochi, Manuela Fucci, Emanuela Ciafrei per la bravura con la quale hanno narrato gli eventi e mi hanno permesso di conoscere le protagoniste

SGOMENTO E INCREDULITA': quelli di Francesca Monaco e Chiara Valseschini entrambe bravissime nel condurre il lettore in un vortice di paura e timore, nel narrare vicende che riguardano giovani vittime.

Concludo dicendo, che, è stato complesso recensire questa raccolta, in quanto il lettore viene messo a dura prova, per la bravura narrativa delle autrici!!!. Spero di aver stimolato la vostra curiosità e di aver reso giustizia  a questa straordinaria antologia. La Morellini, si rivela, ancora una volta una casa editrice dai prodotti eccezionali e fuori dagli schemi.

Buone letture!!!

Valentina





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