Bentrovati curatori e curatrici librose!
Proprio ieri ho concluso "Comincia a Brooklyn" un audiolibro che ho trovato su Audible. La scoperta di questo testo è stata guidata dalla curiosità di ascoltare un romanzo letto dalla bravissima Liliana Bottone. Non conoscendone alcuno, la scelta è stata guidata dal sentimento. New York ed i suoi quartieri hanno da sempre attirato il mio interesse ma sicuramente, anche la trama, ha giocato un ruolo importante!. Ma andiamo a vedere di cosa parla questo piccolo e splendido libretto.
Titolo: Comincia a Brooklyn
Durata: 5 ore 3 minuti
Data di pubblicazione: 1 Novembre 2022
Edizioni: SAGA Egmont
Genere: Narrativa
Valutazione: ⭐⭐⭐ 1/2 / 5
TRAMA DI COMINCIA A BROOKLYN
Martin Gale ha solo nove anni, quando si ritrova a vivere a casa di mamma Jean dopo che sua mamma Leah ha subito uno sfratto. Abituato da sempre ad abitare nel vivace quartiere di Brooklyn, adesso il piccolo Martin si trova davanti un'altra, terribile sfida: la mamma è gravemente malata, e in questo grande paese, così terribilmente individualista, accedere alle cure è un privilegio solo per ricchi. Guardando a quanto gli hanno insegnato il padre, Jack, e i nonni, emigrati dalla Grecia tanti anni fa, Martin capisce che è tempo di rimboccarsi le maniche e trovare una soluzione al problema. Con un motivo per iniziare a giocare sul serio, Martin inizia così a giocare a scacchi per vincere il lauto premio messo in palio da un torneo. In un atto di ribellione contro le circostanze e le ingiustizie della vita-volenti o nolenti- ci pone davanti, inizia così un viaggio di questo piccolo grande protagonista in ciò che rimane quando, ad un tratto, si spalanca la vita adulta.
RECENSIONE DI COMINCIA A BROOKLYN
Come dicevo nell'introduzione, ascoltare "Comincia a Brooklyn" è stata dettata da una serie di circostanze. La scelta è stata, senza dubbio, azzeccata, in quanto, il romanzo mi è piaciuto veramente molto!. La storia come vi ho anticipato in precedenza, narra le vicende che coinvolgono il piccolo Martin, un tipetto sveglio e, che, per forza di cose è cresciuto prima del tempo.
Il lettore, si trova, così, a inseguirlo per le strade di Manhattan, attraverso i vagoni della metropolitana, preoccupandosi, ogni volta, che tutto fili per il verso giusto. Il bello di questo libro è proprio questo! La capacità della scrittrice ( ma anche della narratrice, che ho trovato perfetta!!!) di coinvolgerci a 360°. Cavallo di battaglia del testo, infatti, sono i personaggi, descritti con precisione e resi pertanto reali.
Federica non ci racconta una storia utopica, ma la mera realtà che coinvolge, soprattutto in America, la popolazione meno benestante. Ho amato ogni personaggio, che ti entra, inevitabilmente nel cuore.
- Il ponte di Manhattan-
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