lunedì 11 marzo 2024

Recensione Bonnie Parker: un destino chiamato Clyde



 Curatori e curatrici, a me!

Oggi, ho per voi, un'autentica chicca editoriale! Vi presento, infatti, la mia recensione di una biografia romanzata scritta dalla bravissima Arianna Desito Maffei, intitolata, appunto, "Bonnie Parker: un destino chiamato Clyde" pubblicata dalla Morellini Editore per la collana ideata dalla scrittrice Sara Rattaro, "Singolare Femminile".  Quest' ultima è composta da una serie di biografie romanzate di personaggi femminili che, per la loro capacità o talento sono passati alla storia.

Di questa serie avevo già letto qualcosa e in particolare la biografia dedicata a Wallis Simpson,un personaggio che da sempre, ha catturato la mia attenzione e il mio interesse. In quell'occasione l'autrice era stata bravissima nel narrare gli avvenimenti, ma soprattutto le emozioni e le sensazioni di questa donna straordinaria, così, per questo motivo, ho deciso di acquistare il libro della Maffei che ho conosciuto grazie, anche, alle letture di quest'ultimo ad opera di Lucia Caponetto, voce di moltissimi audiolibro, autrice di alcuni racconti e attrice teatrale stimata.

Ma ecco alcune informazioni riguardanti il romanzo:


Titolo: Bonnie Parker. Un destino chiamato Clyde

Autrice: Arianna Destito Maffeo

Genere: Biografia romanzata

Data di pubblicazione: 27 Ottobre 2023

Casa editrice: Morellini editore

Pagine: 244 pagine

Prezzo: 20,00 euro cartaceo

             9,99 euro e - book

Valutazione: ⭐⭐⭐⭐⭐/ 5




TRAMA DI BONNIE PARKER:UN DESTINO CHIAMATO CLYDE
Alla fine degli anni venti a Cement City, un sobborgo di Dallas, la giovane Bonnie Parker trascorre le sue giornate aspettando l'occasione che dia una svolta alla propria esistenza. Vivace, ironica e curiosa, Bonnie manifesta da subito un carattere gentile ma allo stesso tempo irrequieto e ribelle. Ha grandi sogni ma scarse possibilità di realizzarli. Vorrebbe fare l'attrice o la scrittrice, ma a malapena riesce a trovare lavoro come cameriera. I suoi sogni sembrano destinati a restare appesi in quell'arida provincia. A sedici anni si sposa con un ragazzo distratto che da subito la trascura e la lascia spesso sola. Senza lavoro, senza amore, senza futuro, Bonnie incontra Clyde Barrow, giovane affascinante e scanzonato. E' amore a prima vista. Quando apprende che è un bandito la scoperta non la induce a lasciarlo. Nasce tra loro una "follia a due" che in breve tempo li porterà a diventare i criminali più ricercati d'America. Ma chi è in realtà Bonnie Parker? La storia della biondina con la pistola è narrata da due voci, la sua e quella della madre Emma che si alternano e dipanano gli eventi da due punti di vista, quello di una figlia amorosa, bugiarda e incosciente e quello di una madre addolorata e impotente che più di una volta si domanda se quella criminale sia davvero sua figlia. Sullo sfondo l'America del Proibizionismo, della Grande Depressione, dell'età del jazz, delle tempeste di polvere e dei diseredati in viaggio verso ovest in cerca di lavoro e fortuna.

RECENSIONE DI BONNIE PARKER: UN DESTINO CHIAMATO CLYDE
Il libro mi è piaciuto tantissimo, oltre le mie aspettative iniziali che già erano alte!. Nel romanzo, l'autrice, utilizzando la prima persona ci presenta i punti di vista sia di Bonnie che della madre Emma rispetto agli eventi che hanno caratterizzato la vita della famosa compagna del gangster più temuto degli Stati Uniti, Clyde Barrow.

Il lettore assiste, così, a un'alternanza narrativa di forte impatto emotivo.
Se da un lato c'è l'esuberanza, la gioia di vivere e l'amore per Clyde, dall'altra ci sono le preoccupazioni di una madre che vede la propria figlia cambiare per l'amore di un uomo che, per di più, è un pericoloso fuorilegge.
Davanti a noi spazi sconfinati, siamo liberi di muoverci dove vogliamo. L'America è la nostra casa e ci sentiamo padroni del mondo, in un paese libero. Possiamo allungare la mano e prenderci una fetta di vita tutta per noi. Tutto mi sembra possibile, anche quello che non lo è. Abbiamo voglia di mordere la vita, come bestie feroci. Almeno per ora, per un po'
La cosa che sorprende il lettore è di come questa madre, nonostante il suo dispiacere ed i suoi timori siano evidenti, non si permette mai di giudicare la figlia, anzi, la accoglie e la difende sempre e in ogni caso a spada tratta!.
Solo molto dopo capii che a Kaufman c'era stato come un passaggio di consegne, come se mia figlia avesse deciso proprio lì, tra quelle mura, di scegliere il crimine. Era caparbia e non si sarebbe mai piegata a chi voleva soggiogarla. Bonnie si sentiva libera, e per lei libertà significava anche scegliere di essere schiava delle passioni e dell'amore per un criminale.

La prosa della Maffei è fluida e particolarmente coinvolgente. Il libro mi è piaciuto soprattutto per questo aspetto di forte inclusività del lettore che si insidia nel rapporto tra le due donne da spettatore. Il fatto che entrambe raccontino la stessa storia danno al romanzo un valore inestimabile a entrambe le figure. Infatti, non ci si aspetta che la famosa "gun moll" fosse così sensibile.

                                                       Clyde Barrow e Bonnie Parker

                                                             

 Molto forte, per me, è stato il passaggio nel quale Emma descrive il funerale della figlia. Apprezzato tantissimo il preciso inquadramento storico ricco di particolari interessanti dal punto di vista sociale e politico.

Sulla nostra strada incrociamo tante carovane di camion, carichi di mobili, materassi, pentole, sedie e umanità dolente. Dove vanno? Vanno tutti verso Ovest, alla ricerca di un posto migliore dove vivere e lavorare. In realtà, vagano come spettri senza una direzione precisa. Per noi, ormai, questa è la vita. Nomadi per necessità. Ci mischiamo tra gli altri, camuffiamo la nostra presenza in mezzo ai figli della disperazione.

Altrettanto apprezzate le ambientazioni descritte con minuzia e precisione. 

La strada ci porta a Kansas City. Qualcosa di questa città ci attira da subito. Restiamo affascinati e quasi abbagliati dalle luci e dalla cura delle strade. Questo sì che è un posto pieno di vita.

Un libro che mi ha completamente travolta affascinandomi sotto ogni aspetto.

Stra consigliato!.

Valentina 

 







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