Bentrovati readers!.
Come state?
Oggi vi vorrei parlare del thriller, scritto da Antonio Lanzetta, "Il buio dentro" pubblicato dalla casa editrice "La Corte Editore".
Titolo: Il buio dentro
Pagine: 286 pagine
Casa editrice: La Corte Editore
Data di pubblicazione: 22 Marzo 2018
Genere: Thriller
TRAMA DE IL BUIO DENTRO
Il corpo di una ragazza viene ritrovato appeso ai rami di un albero. Il filo spinato scava nei polsi e nella corteccia di un vecchio salice bianco. Le hanno tagliato la testa e l'hanno lasciata sul terreno solcato dalle radici, gli occhi vuoti ora fissano quelli di Damiano Valente. Lui è lo Sciacallo, un famoso scrittore specializzato nel ricostruire i casi di cronaca nera nelle pagine dei suoi libri. Nessuno conosce il suo aspetto, e per Damiano questa è una fortuna: il volto deturpato da cicatrici e quella gamba spezzata che si trascina dietro come un fardello non sono trofei che gli piace mettere in mostra. Lo Sciacallo è un cacciatore che insegue nella morte le tracce lasciate dall'assassino della sua amica Claudia. Un omicidio che gli ha cambiato la vita. Trentuno anni dopo, Damiano ritorna ai piedi di quel maledetto salice bianco, per dare risposta a quella sua ossessione che come una ferita pulsante gli impedisce di andare avanti. Con lui ci sono gli amici di sempre, Stefano e Flavio, le cui esistenze si intrecciano inesorabilmente nella dura scoperta della verità riportandoli a rivivere le emozioni di una folla estate che ha segnato le loro vite per sempre.
RECENSIONE DE IL BUIO DENTRO
"Il buio dentro" è uno di quei romanzi che da tempo giaceva abbandonato nel mio Kindle. Rispolverato grazie una challenge librosa alla quale sto partecipando, ho deciso, finalmente, di leggerlo e menomale perché il libro di Lanzetta incolla il lettore alle sue pagine.
Scritto su due linee temporali differenti, lo scrittore ci narra i fatti oggi e quelli accaduti nell'estate del 1985 che hanno segnato violentemente l'esistenza dei nostri protagonisti. Tutto ruota intorno ad efferati omicidi che coinvolgono giovani donne, rapite e brutalmente seviziate.
Ambientato nel piccolo paese di Castellaccio e nei suoi boschi, il lettore viene completamente assorbito dalle vicende narrate. Con uno stile fluido e accattivante, il coinvolgimento è pressoché completo.
Lanzetta dimostra un'accuratezza nelle descrizioni non soltanto dei personaggi e dei luoghi, ma soprattutto delle scene del crime con freddezza chirurgica. Nel leggerle non si prova disgusto o ribrezzo, ma il giusto brivido, terrore che il genere thriller deve dare.
Interessante l'aspetto "divino" che lo scrittore conferisce agli omicidi con collegamenti alla mitologia di riguardo. Ho trovato la storia ben curata, lo sviluppo delle vicende porta il lettore a dedurre chi sia il colpevole in tempi non brevissimi e non così scontati.
Io, a trovare l'assassino ho dovuto passare la metà del libro o poco più, solo stando attenta agli indizi che lo scrittore semina nel corso delle vicende.
Questo è il primo libro che leggo di Lanzetta e, devo dire, che mi è piaciuto tutto del suo stile. Un romanzo interessante, coinvolgente e agghiacciante quanto basta. Ambientato in un Sud Italia crudele e feroce nel quale spesso la giustizia si fa da soli.
Consigliato!
Valentina
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