mercoledì 24 settembre 2025

Recensione La casa di vetro di Simon Mawer

 Bentrovato amato popolo lettore!

Oggi, ho il piacere di parlarvi di un libro che mi ha affascinata tantissimo!.

Si tratta de "La casa di vetro" di Simon Mawer pubblicato un po' di anni fa dalla Neri Pozza edizioni.

Un romanzo che ho letto grazie al suggerimento di una mia collega e il suo lascito dello stesso nella libreria presente nel nostro reparto.

Una storia nella storia, in quanto ambientata nel secondo conflitto mondiale, di una bellezza e intensità incredibili!.


Titolo: La casa di vetro

Autore: Simon Mawer

Genere: Narrativa storica

Casa Editrice: Neri Pozza 

Pagine: 464 Pagine

Data pubblicazione: 05 Marzo 2009

Prezzo: 18,00 Euro cartaceo
                6,99 Euro e - Book

Valutazione: ⭐⭐⭐⭐⭐/5




TRAMA DE LA CASA DI VETRO

Viktor e Liesel Landauer sono una giovane coppia di sposi in viaggio di nozze. Sono a bordo di una Landauer 80 cabriolet, una macchina dell' azienda di famiglia di Viktor, un vero e proprio impero industriale che produce automobili e motociclette. Viktor è di religione ebraica, ma non praticante. Liesel appartiene a una famiglia dell'alta borghesia tedesca. Nella casa dei suoi genitori gli ospiti possono ammirare, tra le numerose opere d'arte esposte, un ritratto della madre realizzato da Klimt. Dopo aver attraversato la Carinzia, i Landauer si dirigono a Venezia, dove soggiornano al Royal Danieli. In occasione di una festa in un antico palazzo sul Canale Grande, incontrano Rainer Von Abt, celebre architetto dai modi eleganti. Von Abt è galante con Liesel, giovane donna attraente e sofisticata e loquace con Viktor, con cui si impegna in appassionate conversazioni sull'architettura moderna. Quando illustra la sua idea di costruzione con materiali non convenzionali come il vetro e l'acciaio, Viktor si entusiasma a tal punto da proporgli di disegnare una casa per loro a Mesto, in Cecoslovacchia. Von Abt accetta e nel 1929 iniziano i lavori della casa di vetro, un magnifico edificio modernista fondato su una radicale concezione dello spazio aperto, trasparente. Una volta finita, la casa diviene il centro dell'esistenza dei Landauer. È nella casa di vetro che compare sulla scena Hana, una donna giovane, spregiudicata con molti amanti oltre a un marito, che stabilisce subito un morboso, intimo rapporto con Liesel e funge da trait d'union tra il mondo cieco e quello tedesco, tra gli ambienti dell'arte e quelli della finanza. È dalla casa di vetro e dalla sua rarefatta eleganza che Viktor a volte fugge tra le braccia della seducente Kata.
Così, tra amori proibiti e segreti inconfessabili, prosegue la vita dorata dei Landauer finché l'avvento del nazionalsocialismo non si abbatte come una scure sulla loro esistenza e sulla loro magnifica dimora.
I Landauer fuggono in America e la casa diviene un laboratorio per gli esperimenti genetici dei nazisti. 

RECENSIONE DE LA CASA DI VETRO

 Il libro si ispira alla storia vera di casa Tugendhat, il celebre edificio di vetro e acciaio costruito da Mies van der Rohe a Brno per una ricca famiglia ebrea.

Il romanzo mi è piaciuto tantissimo! È uno,  dei tanti libri, che ho apprezzato in questo 2025. La storia, come avete potuto evincere dalla trama, si ispira a una casa reale, ed è proprio questo edificio ad essere, a mio avviso, il protagonista freddo e silenzioso di questa storia torbida ma estremamente affascinante.

Nella casa di vetro si svolgono le vicende e il lettore le vede scorrere limpidamente davanti ai suoi occhi, impadronendosi in maniera, quasi illecita, di eventi non solo storici ma anche intimi della famiglia Landauer. 

Parole d'ordine sono la condivisione sussurrata, gli scandali, le emozioni, i dolori di ogni personaggio. Complessivamente mi sono piaciuti tutti, ma quello al quale mi sono maggiormente legata e stato quello di Hana per la sua spregiudicatezza e insieme la sua fragilità. Il libro è suddiviso in due linee temporali, i giorni nostri, nei quali il lettore apprende il destino della casa di vetro e negli anni 30, dalla sua costruzione a tutto ciò che ne consegue dal suo abbandono da parte dei Landauer.

L'autore grazie a uno stile fluido sa incantare il lettore. Utilizzando con estrema bravura e precisione le descrizioni ci coinvolge totalmente. Ho trovato questa storia magnetica, splendida nella sua drammaticità ma di una bellezza disarmante.

Ringrazio tantissimo Daniela per avermi suggerito questo titolo perché mi è piaciuto da matti, in quanto l'autore non sa solo essere preciso dal punto vista storico ma ci regala una storia complessa, ma raccontata in maniera fluida.

Non mi sono mai annoiata tra le pagine, anzi, volevo proseguire per sapere cosa ne sarebbe stato dei protagonisti.

Se amate il genere storico romanzato, con un pizzico di erotismo e perversione ( anche qui Mawer sa trattare la tematica in maniera assolutamente professionale senza esagerare) questo libro fa per voi!!!.

Alla prossima!!!
Valentina 




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