Bentrovati carissimi curatori e carissime curatrici!
Vi ricordate che qualche mese fa vi avevo segnalato la nuova uscita della collana "Femminile singolare" curata da Sara Rattaro e Anna di Cagno, "Virginia Apgar, l'intuizione geniale" scritto da Emilia Covini e edito dalla Morellini editore?.
Ottimo!!!.
Grazie alla collaborazione con la casa editrice, che, lettura dopo lettura trovo eccellente, ho avuto la possibilità di leggere. Anzi, ne approfitto per ringraziarla per la copia cartacea.
Ma andiamo con ordine...partiamo col presentare il libro!.
Titolo: Virginia Apgar, l'intuizione geniale
Autrice: Emilia Covini
Genere: Biografia romanzata
Casa editrice: Morellini editore
Data di pubblicazione: 17 Maggio 2024
Pagine: 160 Pagine
Prezzo: 18,00 euro cartaceo
8,99 euro e - book
Valutazione:⭐⭐⭐⭐⭐/5
TRAMA DI VIRGINIA APGAR L' INTUIZIONE GENIALE
Sì dice che alla nascita ogni bambino venga guardato per la prima volta attraverso gli occhi di Virginia Apgar. È infatti grazie al punteggio da lei inventato, adottato nelle sale parto di tutto il mondo, che i neonati vengono valutati. Il sogno di Virginia era quello di diventare un chirurgo. Nonostante l'impegno, i sacrifici e gli ottimi risultati raggiunti, dovette scontrarsi con la dura realtà: gli ospedali preferivano affidare l'incarico agli uomini. Avvicinarsi all'anestesia, ai tempi agli albori fu quindi una scelta obbligata. L'anestesia ostetrica, invece, divenne una passione. Da subito Virginia fu colpita dall'elevata mortalità dei neonati e dalla poca attenzione a loro riservata. Era certa che si potesse fare di più. Piena di interessi, intelligente e determinata, Virginia non si lasciò scoraggiare dalle difficoltà e dedicò la sua vita a questa missione. Il punteggio APGAR ha salvato la vita a moltissimi bambini, ma non è la sola eredità che ci ha lasciato. Virginia Apgar è un esempio per tutte le donne che lottano per raggiungere un traguardo.
RECENSIONE DI VIRGINIA APGAR L' INTUIZIONE GENIALE
Anche questa volta, la collana, Femminile singolare non mi ha delusa!. Con questo romanzo ho letto già quattro storie di altrettante donne straordinarie!.
Emilia Covini ci racconta una Virginia Apgar non solo dal punto di vista storico, ma soprattutto, intimo e personale. Di questo libro ho apprezzato veramente ogni cosa, a partire dalla scelta dell'autrice di raccontarci gli episodi più significativi dell'esistenza di questa donna eccezionale a quella di inserire, anche, un inquadramento storico schematico e, non per questo, significativo.
"La missione di un medico è quella di salvare le vite, curare le persone e aiutarle a guarire. Quindi non preoccuparti. Se c'è un modo per guarire Lawrence, lo troverò. Ginny non era sicura di aver capito tutto quello che il Dr. Jones le aveva spiegato. Però sapeva una cosa: anche lei da grande avrebbe salvato delle vite."
Nonostante io lavori in ambito sanitario non conoscevo benissimo la storia di Virginia, che, a me era nota solo per aver creato la famosissima scala per valutare i neonati entro i primi minuti dalla nascita.
Grazie a Emilia, non solo ho appreso che è stata la prima donna a essere nominata primario, ma anche ad essere la prima docente femminile presso la Columbia University.
Oltre a ciò, quello che mi ha fatto apprezzare tantissimo questa biografia romanzata, è la capacità della scrittrice di trasmettere al lettore emozioni. Personalmente ho vissuto ogni traguardo e delusione di Virginia come fosse la mia!.
Lo stile della Covini è molto fluido e coinvolgente e rende la lettura molto rapida. Da questa biografia si evince che la Apgar, sin da bambina, è sempre stata curiosa, determinata a perseguire i suoi obbiettivi, sicura e tenace!.
"Virginia si alzò e si preparò a scendere alla fermata. Aveva un unico pensiero in testa ben presto tutti si sarebbero rivolti a lei chiamandola dottoressa e non signorina."
Una donna che ha dedicato la sua vita alla Medicina, senza rimpianti e che ha contribuito notevolmente a migliorare l'esistenza di ognuno di noi.
Inizialmente interessata alla Chirurgia, a causa delle forti discriminazioni dell'epoca
"Ogni volta che un posto di chirurgo sarà disponibile, lo offriranno a un uomo"
Virginia, su consiglio di un superiore, ha ripiegato su un'altra specializzazione, che, non era ancora adeguatamente riconosciuta, l'anestesia, focalizzandosi, su quella ostetrica , dopo aver riscontrato un'elevata mortalità infantile. Grazie a lei, l'attenzione dei sanitari viene rivolta anche ai bambini, che, dopo essere nati venivano abbandonati al loro destino. Con il punteggio APGAR, l'operatore può intervenire tempestivamente in caso di fragilità del neonato.
Dopo un'iniziale diffidenza nei suoi confronti
"Quella Apgar dovrebbe preoccuparsi di come tagliare l'arrosto e non di come incidere un torace.
Una donna chirurgo? Non basta sapere la teoria. Ci vogliono forza e stomaco e non credo proprio che li abbia."
"Quando dovrò tagliare un arrosto chiederò il vostro aiuto, per incidere un torace invece, non ne ho bisogno".
Ha ottenuto i riconoscimenti meritati. Una storia appassionante, complessa e toccante che mi ha permesso, ancora una volta, di conoscere una figura come tante tra quelle femminili, non note ai più.
" Il suo staff le aveva regalato un orologio da tasca sulla cui cassa avevano fatto incidere la frase "ALL'APE REGINA, DALL'ALVEARE". È una frase che la rappresenta alla perfezione. Lei era proprio così. Operosa, sempre in movimento, piena di interessi, capace di coordinare il lavoro di molte persone".
Complimenti a Emilia e alla casa editrice Morellini che ha permesso tutto questo!.
Alla prossima!!!.
Valentina
Libro molto interessante. Brava Emilia e brava Valentina per aver scelto di parlarne
RispondiEliminaGrazie mille per aver letto la recensione e per i complimenti! Tutta arte che entra.
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