domenica 24 novembre 2024

Recensione Dall'altra parte del cancello, dieci storie di follia AA. VV.

 Bentrovati amici lettori e amiche lettrici!

Come state?.

Io dopo un periodo un po' travagliato, mi sto riprendendo!.

Discorsi a parte, oggi vi vorrei parlare di una raccolta di racconti particolare ed estremamente toccante.

Si tratta di "Dall'altra parte del cancello, dieci storie di follia" che raccoglie dieci racconti, di altrettante autrici esordienti.

Pubblicato dalla Morellini editore, che con le sue ultime proposte si sta conquistando sempre di più un posto nel mio cuore, la raccolta è dedicata alla follia e al disagio psichico in tutte le sue forme. Quando parliamo di malattie mentali, subito, si ha la tendenza di giudicare, di temere per certi aspetti, coloro che soffrono di questi disturbi, per arrivare, in alcuni casi a provare pietà. Con "Dall'altra parte del cancello" Sara Rattaro ( è presente, infatti, un suo racconto) con le sue autrici è pronta a scardinare queste convinzioni stereotipate radicate da anni.

 Titolo: Dall'altra parte del cancello, dieci storie di follia

Autore: AA. VV.

Genere: Raccolta di racconti

Casa Editrice: Morellini Editore

Pagine: 160 Pagine

Data di pubblicazione: 8 Novembre 2024

Prezzo: 18,00 euro cartaceo

                8,99 euro e - book

Valutazione: 🌟🌟🌟🌟1/2 / 5

 

PANORAMICA DE DALL'ALTRA PARTE DEL CANCELLO

Dieci autrici emergenti e Sara Rattaro. Un corso di scrittura diverso dal solito, un grande tema, che sprigiona mille chiavi di lettura. In questa raccolta di racconti, la follia prende forma in mille sfumature diverse, insinuandosi tra le pieghe della mente umana. C'è chi si perde in un amore troppo intenso, chi combatte contro le proprie ossessioni, chi scivola lentamente in un mondo tutto suo, lontano dalla realtà che conosciamo. Ogni storia è un viaggio nell'abisso dell'anima, dove la ragione si sgretola e lascia spazio a paure, deliri, visioni. Ma è davvero follia, o semplicemente un'altra verità? Tra passione e tormento, ogni racconto ci mette di fronte ai limiti della mente umana, invitandoci a riflettere su cosa significhi davvero perdere il controllo.

RECENSIONE DE DALL'ALTRA PARTE DEL CANCELLO

Appena ho visto che sarebbe uscita questa raccolta ho pensato che doveva essere assolutamente mia!!! Incuriosita dalle tematiche trattate, grazie alla collaborazione che ho instaurato con la casa editrice, ho ottenuto una copia digitale. In primis, quindi, volevo ringraziare la Morellini editore per avermi fornito l'ebook.

Nonostante le autrici siano, credo, praticamente alla loro prima esperienza di scrittura devo dire che sono state tutte bravissime. Ognuna di loro, ci racconta la vicenda di un personaggio, protagonista del racconto che vive la sua personale esperienza di follia. Il lettore si trova, così, in un turbinio di vicende, alcune più crude altre meno che spiegano come la sofferenza porta a reazioni non sempre lineari.

"La mia attività principale era diventata attendere. Attendere di svegliarmi dal come profondo indotto dai sedativi. Attendere di mangiare. Attendere di uscire dal cortile per la passeggiata quotidiana. Attendere di poter cadere nuovamente preda del sonno provocato dai farmaci. Ma c'era un'attività che, più di tutte le altre, attendevo di poter fare: crogiolarmi nell'oblio."

L'intento è assolutamente di presentare determinate condizioni senza essere fonte di giudizio che spetta al lettore. I racconti mi sono piaciuti, praticamente, quasi tutti. Alcuni mi hanno toccato maggiormente altri un po' meno, ma sono tutti  meritevoli di attenzione per sensibilizzare la popolazione, tutta, su certe tematiche, che, sino a pochi anni fa erano considerate tabù, imbarazzanti, spaventose, argomenti dei quali non parlare.

"Ognuno dovrebbe vivere per fare ciò che lo rende più felice, anche nella tristezza."

La patologia psichiatrica, come altre, va compresa e non subito giudicata. In questi racconti si evince come alcune persone venissero internate non solo per disturbi diagnosticati, ma solo perché sofferenti a causa di dolori schiaccianti, per le idee politiche, per le scelte sessuali. Individui considerati "diversi", ma che poi tanto "diversi" non erano ma semplicemente più sensibili, combattivi, rivoluzionari. Queste persone venivano letteralmente spogliate di ogni diritto, ma soprattutto di ogni dignità e non curati. Vittime di violenza ed abusi ed abbandonati a loro stessi, in balia della loro fragilità.

La prosa, in ogni componimento, è sempre molto fluida ed efficace. Profondo l'intervento di Sara Rattaro con il suo racconto su Basaglia che mi è piaciuto tantissimo, come quello della bambina e il suo orologio, quello delle sorelle che tanto sorelle non sono e per concludere quello del figlio con il padre internato che ritrova il suo mentore.

Nel leggere queste storie sono stata travolta da una miriade di emozioni, ma soprattutto sensazioni, in quanto le autrici sono molto brave a descrivere le brutalità, gli odori, i colori e gli ambienti freddi dei manicomi.

"L'odore, lo stesso che mi circondava ora, era un memento della crudeltà e dell'abbandono"

La Morellini mi sta stupendo sempre di più con le sue pubblicazioni di "nicchia" perché è una casa editrice contro corrente che propone tematiche interessanti e che portano il lettore, oltre ad ampliare la sue conoscenze individuali, anche quelle collettive sensibilizzando il pubblico verso determinati argomenti.

Vi consiglio caldamente questa raccolta proprio per questo per ampliare gli orizzonti individuali oltre gli stereotipi. Ognuno di

Buone letture!!!

Valentina


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